Scordatevi il Mal di Mare !
- Davide Corona
- 21 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min

“E’ il sogno della mia vita….Quanto desidererei fare una vacanza in barca a vela….Oddio, mi vedo già piegata in due sulla coperta mentre vomito anche l’anima. Non potrò godermi tutte quelle cose buone da mangiare e da bere….che spreco….mi sentirei un peso per tutti….che vergogna!”
Ecco uno degli ostacoli principali da superare. Intendiamoci, non il mal di mare, ma la paura del mal di mare. Sì, perché in base alla mia esperienza, il vero mal di mare capita soltanto ad una piccolissima frazione dei miei ospiti, e spesso limitatamente al primo giorno di navigazione. E’ Normalissimo il corpo non è abituato a vivere in un oggetto galleggiante che rolla e beccheggia, e si deve adattare al movimento della barca. Ma in una giornata, massimo due, si adatta, e il gioco è fatto.
Del resto, che cos’è il mal di mare? Contrariamente a quello che si pensa la naupatia o cinetosi (o chinetosi), non è dovuta al movimento della barca in sé, quanto alle percezioni contrastanti che il nostro organismo ha di esso. In sostanza i nostri sensi entrano in conflitto. Esempio. Se mentre la barca rolla parlo, gli occhi vedono un soggetto fermo, mentre l’orecchio, dove risiede il senso dell’equilibrio, registra il movimento. Queste informazioni contraddittorie affluiscono al cervello, che va in tilt. “Siamo fermi o ci stiamo muovendo?”. Insomma, qualcosa del genere. La reazione del nostro quartier generale è “allarme”, quindi blocco delle funzioni più delicate, come la digestione, e segnali come sonnolenza, malessere generale, nausea e vomito . Secondo alcuni studi i sintomi del mal di mare verrebbero interpretati dal cervello come simili a quelli dell’avvelenamento, ed è per questo che l’organismo si difende con nausea e vomito.
La buona notizia è che con il tempo, poco tempo, si riesce a riequilibrare tutto, tranne in rarissimi casi. Certo, bisogna un po’ aiutarsi: non mangiare pesante, non bere alcolici, non fumare, stare preferibilmente in coperta e non sottocoperta, e questo per il motivo di cui sopra. Sottocoperta gli occhi vedono una barca ferma mentre l’organo dell’equilibrio registra un gran caos. Ultima cosa importantissima, non avere imbarazzo a comunicare subito allo skipper che ci si sente “strani”, perchè lui sa come aiutarvi!. Mi accorgo subito di un ospite che inizia ad avvertire i primi sintomi del mal di mare. Smette di parlare e tipicamente si isola in un piccolo angolo della barca, che tenerezza! Occorre invece, spesso contro quello che desideriamo (si diventa scorbutici ;), distendersi sopra la coperta all’aria aperta, a pancia in su con un comodo cuscino dietro la testa, indossare qualcosa di caldo (il freddo è un altro nemica del mal di mare…altro segnale che ci manda in tilt), e sforzarsi di mangiare qualcosa di secco come del pane o dei crackers salati (la fame alimenta il mal di mare…altro allarme per il nostro corpo). Dopo, pochi minuti troverete sollievo e dopo un paio di ore starete decisamente meglio!
E poi ricordatevi che il mal di mare spesso è una sorta di passaggio psicologico. Salire su una barca è un po’ come salire su un altro pianeta dove tutto quanto si è lasciato a terra sembra lontanissimo: la casa, il lavoro, le scadenze... Serve un po’ di tempo per adattarsi, per accettare la nuova dimensione. Ma quando la si accetta, è una dimensione meravigliosa. Ovviamente ci sono le eccezioni, a qualcuno serve più tempo per adattarsi, e magari anche un aiutino naturale o farmacologico. Oggi ce ne sono di formidabili: dai braccialetti che stringono il polso, all’intramontabile zenzero candito - panacea dei navigatori asiatici, alla famosa Xamamina - che regala oltretutto un piacevole senso di stordimento, all’intramontabile Travel Gum. Non ha senso dunque rinunciare alla crociera per la paura del mal di mare. E fidatevi: nessuno dei nostri ospiti ha mai dovuto interrompere le sue vacanze per questo. Buon Vento a Tutti !
Comments